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Regola di Tai e Vissą di Cadore
Via Manzago; N.6
32044 -(fr. Tai di Cadore
Pieve di Cadore)
P.Belluno

tel. +39 349 5836411
info@regoladitai.it

Il patrimonio originario della Regola

Assodato che i beni originari delle Regole della Magnifica Comunità di Cadore sono svincolati dal regime giuridico della legge statale n. 1766 del 1927 sui cosiddetti "usi civici", essi sono da tempo soggetti a speciale normativa che ne disciplina l'individuazione, l'utilizzazione, la gestione e la destinazione. Oggi la Regola di Tai e Vissà di Cadore ricostituitasi, in base alla legge regionale 19 agosto 1996 n. 26, il 25 marzo 2002 con decreto regionale n. 18/41.03 D, ha un patrimonio di provenienza originaria che ricalca quasi esattamente quello antico, salvo alcune rettifiche da definire con il Comune di Valle di Cadore.

La Regola possedeva e possiede terreni in piena proprietà e del solo suolo, inteso come pascolo, nell'ambito del Comune di Pieve di Cadore, nelle località di: Bordagne (o Brodagne), Prà de Bastiàn, Arcole, Vizza, Col Longo, fra le strade sotto Damòs, Paradisi, Riva dei Morti, le Piaze, Revìs, Frontis, Ciàupa, Manzàgo, Novèrtin, Pian de le More, col Vachèr, Coròi (colonel del Còcio), mentre il pascolo si esercitava nei Regoladi di Pieve e Sottocastello (sui monti in sinistra Piave) nelle località: Val Talagona, Val di Sottocastello, Lenzuò, Vedòrcia, Sciupadòr di Val Anfèla.

Inoltre dispone di una serie di proprietà promiscue, per la quota indivisa di una metà con la Regola di Nebbiù, nel Comune di Valle di Cadore, località Maisima, pale de Carsiè, Carsiè, Dubiea e nel Comune di Cibiana di Cadore, località Val da Ronco e Val Deona (Copada).

Consistenza attuale dei beni immobili riconducibili al Patrimonio antico della Regola.

Come specificatamente esaminato in precedenza, i beni ricadono in parte nel Regolado di Tai ed in parte fuori di esso, come nel caso dei beni promiscui con la Regola di Nebbiù nelle località di Dubièa, in Comune amministrativo di Valle e Perarolo di Cadore, e Copàda, in quello di Cibiana di Cadore e anche dei beni di cui la Regola ha la sola proprietà del suolo (inteso come diritto di pascolo) in comproprietà con le frazioni di Pieve e Sottocastello nella montagna in sinistra del fiume Piave e con la stessa Regola di Nebbiù, sempre a Dubièa.